Scritto da Giuseppe Luscia e da
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Qualche volta non c'è veramente limite all'indecenza.
Succede che la cronaca ti butta in faccia il caso di 2 guardie Ecozoofile che, in un intervento per una notifica di sequestro di alcuni cani detenuti in condizioni tali da configurare un maltrattamento, vengano uccise dal proprietario dei cani che poi si suicida.
Al di la di ogni valutazione sul caso specifico si tratta di una tragedia.
Ma a renderla, se possibile, ancora peggiore mancava giusto il commento di Federfauna (di cui non riporto il link perchè non voglio sporcare il mio blog) che accusa della tragedia le associazioni animaliste che si comportano, a detta loro, in modo tale da causare eventi del genere. Una giustificazione per un duplice omicidio che mi ha fatto accapponare la pelle. Speculazione pura su tre cadaveri ancora caldi.
Ho scritto a questi signori la lettera che trovate sotto. Fatelo anche voi con parole vostre.
Alla presidenza, Direzione e Organi decisionali tutti di Federfauna.
Ho letto il vostro commento "Tragedia in Liguria. FederFauna, serve marcia indietro!..." del 13/05/2010 pubblicato sul vostro sito con stupefatta indignazione.
Incredulo, prima di decidere di scriverVi, mi sono premurato verificare di non essere finito erroneamente sul sito sbagliato e di non aver frainteso il senso delle parole che 'a bocca aperta' mi è capitato il dispiacere di leggere.
Giova ricordare che la Vostra associazione rappresenta, credo caso unico al mondo, una federazione nata con la finalità esplicita (e altrettanto esplicitamente rappresentata sul vostro sito) di combattere quella che avete il barbaro coraggio di chiamare 'pseudocultura animalista'. Non una rappresentanza 'pro' quindi ma l'assurdo di una rappresentanza 'contro'.
Con una genesi di questo tipo e con l'odio che vi fregiate pubblicamente di diffondere, addirittura per missione statutaria, non solo l'intelligenza ma anche il semplice buon senso avrebbe suggerito a chiunque di non lanciarsi in commenti sugli ultimi fatti di cronaca.
Così non è stato e quindi, in questa assurda rappresentazione del mondo al contrario, tocca il fastidio di dover commentare anche rispetto ai contenuti del vostro commento.
Ancora una volta forse è il caso di ricordare che i vostri rappresentati sono allevatori, negozi di animali, grossisti ed importatori, circhi e zoo. In sostanza qualunque ente che faccia degli animali una ragione di guadagno. Guadagno che di per se non trovo per niente disdicevole, a patto che sia il frutto di attività che si basano anzitutto sul rispetto della vita e del benessere degli animali. Faccio l'educatore cinofilo quindi anche io ho nel rapporto con gli animali una fonte di guadagno. Ovviamente il mio operato è lontano anni luce da quello della stragrande maggioranza dei vostri associati perchè la mia attività ha in premessa e in obiettivo il benessere degli animali mentre, come sappiamo entrambi, non è la stessa cosa per il complesso dei soggetti che voi rappresentate.
E' francamente raccapricciante che, nella vostra posizione, vi permettiate di accusare le associazioni animaliste di fare degli animali un business. Temo che, in un eccesso di difesa dell'indifendibile, abbiate completamente perso il contatto con la realtà. Quante Guardie Zoofile conoscete che si siano arricchite attraverso l'attività di volontariato? Quante associazioni attive nei canili sapete ricche e profittevoli? Quale distorto mondo avete davanti?
Una tragedia è una tragedia. Punto.
L'unica cosa che mi rende ancora più amaro il pensare al dramma di tre persone morte è il sapere dell'esistenza di chi, come voi, non esita a distorcere i fatti speculando su tre cadaveri.
Mi consola solo il fatto che quella che voi chiamate 'pseudo cultura', la cultura di chi secondo voi non fa altro che lanciare 'urla, ingiurie e pittoresche manifestazioni' è a tutta evidenza una cultura in espansione che se ha fatto degli errori li sta correggendo. Una cultura vera, non basata sull'interesse ma su principi universali. Una cultura che, auspicabilmente, spazzerà via le ignobili tesi che reggono la vostra rappresentatività.
Credo che un bravo avvocato potrebbe veder configurato nella presentazione della vostra associazione e nel vostro commento alla cronaca l'apologia di reato e l'istigazione all'odio. Vi esorto a correggere al più presto la prima e ad eliminare definitivamente dal vostro sito il secondo per dimostrare un pizzico di buon senso di cui fin qui non si è vista traccia nel vostro comportamento.
Giuseppe Luscia